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Sei anemica? Curati così

Pubblicato il : 2014-02-22, Visualizzazioni : 3418,

Sarebbe meglio iniziare la gravidanza con una scorta di ferro. Ma, in caso contrario, se è stata riscontrata un'anemia, ecco le terapie per stare meglio... senza troppi effetti collaterali, come difficoltà digestive e nausea.

42-15488290-Prima di tutto è consigliato assumere farmaci con ferro liposomiale, sotto forma di gocce o pastiglie, in cui il minerale è veicolato appunto dai liposomi, sostanze che lo rilasciano a livello dell'intestino senza irritare lo stomaco. Per ridurre ulteriormente i problemi digestivi, si può scegliere l'orario dei pasti, e quindi assumere il medicinale a stomaco pieno. "Bisogna però evitare latte o latticini durante il pasto in questione", sottolinea Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano, "per evitare che il ferro si leghi al calcio impedendo l'assorbimento di entrambi".

Facilita invece l'assorbimento l'associazione con la lattoferrina, una proteina che fa da vettore per il ferro portandolo direttamente dentro le cellule.

"È buona regola prendere anche un grammo di vitamina C, oppure una spremuta di agrumi, perché anche l'ambiente acido facilita l'assorbimento; il magnesio va aggiunto in caso l'anemia si associ ad astenia, e naturalmente, l'acido folico, consigliato in tutte le gravidanze a partire da un mese prima del concepimento fino almeno alla fine del terzo mese di gravidanza".

Nuovi prodotti in compresse contengono alcuni o tutti i principi attivi citati, facilitando la prevenzione e cura dell'anemia.

Giocare d'anticipo

Quando si individua un'anemia negli esami preconcezionali, sarebbe però opportuno correggerla prima di affrontare gravidanza: "Ci vogliono tre mesi di cure ben fatte", spiega Alessandra Graziottin. "E, nel caso di un'anemia persistente, è importante ricercare le cause". Spesso si tratta di mestruazioni abbondanti, il cui flusso può essere ridotto grazie all'assunzione di una particolare pillola. Oppure il motivo può risiedere in un'alimentazione povera di ferro: "Non serve necessariamente la carne, vanno bene anche le proteine vegetali, e in particolare i legumi."

Se la donna ha un'alimentazione sana e cicli normali, ma ha comunque una carenza di ferro, la causa va ricercata altrove, ad esempio nella celiachia, che spesso viene diagnosticata con ritardo. "Se il problema è questo, basta eliminare il glutine per migliorare nettamente l'assunzione di ferro e altri oligoelementi", dice l'esperta.

E se fosse sensibilità al glutine?

Qualora non venga riscontrata una vera e propria celiachia, ma si noti la presenza di dolori addominali con alternanza di diarrea e stitichezza, può trattarsi di gluten-sensitivity, ovvero di una sensibilità al glutine che comporta uno stato infiammatorio della parete del colon e un ridotto assorbimento di proteine e oligoelementi, tra cui il ferro. Una dieta senza glutine - come nel caso della celiachia - previene l'infiammazione della parete intestinale e il malassorbimento di ferro ad essa legato, migliorando lo stato di salute.

Articolo di Mara Pace



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